Ha inaugurato lo scorso 19 ottobre e resterà aperta fino al 10 febbraio 2019 “Tutto Ponti. Gio Ponti Archi-Designer”. La retrospettiva dedicata all’eclettico progettista, ospitata al Musée des Arts Décoratifs (Mad) di rue de Rivoli di Parigi. Sono oltre cinquecento, gli oggetti dell’esposizione progettata dallo studio Wilmotte & Associés, in collaborazione con il graphic designer Italo Lupi e l’agenzia di comunicazione Betc. La creatività del grande maestro non aveva limiti, spesso stuzzicata dalle commissioni private, si è concretizzata in architetture, arredi, ceramiche, lampade, vetri, riviste.
“Il “problema” di Ponti è stata l’abbondanza”, commenta con ironia, Salvatore Licitra dei Gio Ponti Archives e curatore della rassegna, insieme a Olivier Gabet, Dominique Forest, Sophie Bouilhet-Dumas. Tra gli oggetti in mostra, poltrone, tavoli, librerie e la più celebre Superleggera, la sedia disegnata per Cassina. E poi ci sono i tappeti, le porcellane Richard Ginori della manifattura di Doccia – tra cui il centro tavola per le ambasciate italiane – e addirittura un lungo storyboard che, come un canovaccio teatrale, rappresenta le scene dell’Enrico IV di Pirandello.
Un’impresa difficile che riscopre, raccoglie e riunisce la grande varietà delle creazioni del progettista. Sforzo al quale ha contribuito Molteni&C, prestando al Mad alcuni degli arredi originali che oggi fanno parte del museo dell’azienda, che dal 2010 riedita i pezzi dell’autore portando alla luce i progetti ideati nel corso di oltre cinquanta anni di attività. Per l’occasione, sarà pubblicato il catalogo Gio Ponti, Archi designer (con 320 pagine, 400 illustrazioni – 55 euro), edito nella versione francese da Mad e in quella inglese da Silvana Editoriale.