Sottovalutare l’importanza che la musica riveste durante il matrimonio, sia durante la cerimonia che nel corso del ricevimento, sarebbe un gravissimo errore.
Le note che fanno da sottofondo a questo giorno così speciale contribuiscono in maniera determinante alla buona riuscita dell’evento, ma sono soprattutto parte integrante dell’atmosfera che è compito degli sposi, o di chi organizza il matrimonio, creare per far sì che sia tutto perfetto e romantico.
I brani e le melodie giuste scandiscono in modo sublime le tappe salienti di un matrimonio, in particolar modo se si è capaci di scegliere con cognizione e di organizzare una scaletta che tenga conto dei momenti più salienti, così da enfatizzarli ulteriormente con delle note a tema.
Scegliere la musica giusta per un matrimonio, ad ogni modo, non è un’impresa semplice. Tutt’altro. Occorrono competenza e buon gusto, ragion per cui non si può improvvisare.
Quel che è certo però è che c’è uno strumento col quale si va sempre sul sicuro: ci riferiamo al violino, le cui note malinconiche ed intense sono in grado di fare vita al sottofondo musicale perfetto per le nozze che nessuno, statene certi, potrà mai dimenticare.
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Come scegliere il musicista giusto?
Nel momento in cui i futuri sposi decidono ufficialmente che dovrà essere il violino a scandire i momenti più belli del loro giorno speciale, potranno percorrere due strade differenti: si può chiedere ai responsabili della location di ingaggiare qualcuno che lo faccia di mestiere oppure, perché no, si può dare una chance ad uno studente del conservatorio, che sarà ben lieto di debuttare con il suo amato violino di fronte ad un pubblico così ampio e raffinato.
Le due opzioni sono per forza di cose diametralmente opposte: nel primo caso si avranno tutte le certezze che derivano dal fatto di affidarsi alle mani sapienti di un professionista del settore, al quale non si dovrà fare altro che lasciare carta bianca in merito alla scaletta e all’organizzazione; nel caso in cui si opti per un musicista in erba potremmo invece, ma solo teoricamente, correre qualche rischio, trattandosi di un violinista alle prime armi poco avvezzo alle esibizioni e all’intrattenimento durante gli eventi.
Queste differenze si ripercuoteranno, per forza di cose, sulla spesa: un professionista costerà molto di più di uno studente del conservatorio, ragion per cui la scelta dovrà tenere conto, tra le altre cose, anche del budget che gli sposi intendono destinare a questa componente, assolutamente imprescindibile, dell’organizzazione del matrimonio.
Sono tre, fondamentalmente, i momenti delle nozze che il violino è in grado di scandire alla perfezione come nessun altro strumento musicale al mondo sarebbe in grado di fare.
Violino alla cerimonia
Il primo di essi è senza ombra di dubbio la cerimonia: che si opti per un rito civile o per un più classico rito religioso, il violino sarà senz’altro in grado di creare l’atmosfera ideale per l’ingresso della sposa, per lo scambio delle fedi e per il primo bacio da marito e moglie. Le sue note, così romantiche e suggestive, renderanno il tutto ancor più solenne e commovente.
Violino all’aperitivo
La musica del violino è poi consigliatissima per l’aperitivo: quello dedicato ai finger foods e agli stuzzichini è un momento di transizione, ragion per cui c’è bisogno di una melodia che non sia troppo invadente e che non faccia baccano, ma che sia anzi delicata quanto basta per permettere agli ospiti di commentare a caldo la cerimonia appena conclusasi.
Violino al banchetto
Vale lo stesso discorso per quanto riguarda il banchetto vero e proprio: quando tutti i commensali si saranno accomodati ai propri tavoli, seguendo le indicazioni del tableau de mariage, sarà tempo di lasciarli alle loro chiacchiere e al delizioso menu nuziale che li aspetta. In questo frangente non è consigliabile né avviare una playlist di brani e né lasciare che la sala piombi nel silenzio più assoluto, perciò il violino potrà essere ancora una volta protagonista.
Delle melodie pacate e moderate creeranno il sottofondo perfetto per il pranzo o per la cena, senza disturbare gli ospiti. Si dovrà cambiare registro, naturalmente, al termine della grande abbuffata.
Sarà tempo a questo punto di scendere in pista e di scatenarsi al ritmo di dance e balli di gruppo, il che sta a significare che il violinista potrà definitivamente congedarsi.
Violino al taglio della torta
È da valutare, infine, se il violino debba accompagnare o meno il momento del taglio della torta, sebbene generalmente si usi optare per una musica un po’ più briosa e frizzantina.