Luna di miele inaspettata in Nuova Zelanda

Votato come la miglior destinazione turistica al mondo, il fiordo di Milford Sound, in Nuova Zelanda, lascia a bocca aperta con le sue ripide pareti di roccia, che precipitano nelle acque cristalline del mare. Nel paese dove la tradizionale cultura indigena dei maori e il colonialismo europeo si legano indissolubilmente, la natura straripante la fa da padrona, anche per questo è il set perfetto per i colossal hollywoodiani. Perché non andarci in luna di miele? Se il velo smeraldino dell’aurora australe accende le notti sulla Mason Bay, il buio delle Waitomo Caves è spezzato da piccoli insetti luminescenti, mentre calde stelle azzurre circondano il fiume interno, illuminando l’ambiente come fossero un micro universo. Il respiro della Terra emerge in tutta la sua forza nella valle di Te Puia: il calore e l’odore di zolfo avviluppano i sensi, e prorompenti geyser offrono uno degli spettacoli naturali più suggestivi.
Immerse nel verde di una collina, piccole porte colorate nascondono le comodissime e accoglienti case degli Hobbit. La cittadina di Matamata, ribattezzata Hobbiton dai suoi abitanti, dal set dei film della saga del Signore degli Anelli, prende davvero vita per quanti vogliono immergersi nella favola. Valli immense racchiuse da alte vette, culle dei viaggi di nani, elfi e stregoni, sono il palcoscenico naturale per un’esperienza totalizzante. La rabbia delle rapide dei fiumi, il silenzio dei laghi, l’imponenza dei vulcani. Canyon, ghiacciai e lussureggianti foreste pluviali. La Terra di Mezzo si offre ai viaggiatori nella sua complessità: un’avventura da vivere con lunghe passeggiate, accompagnati da guide esperte, in kayak e yacht per affrontare le acque, elicotteri per volare come le aquile di Manwë.
I centri abitati non sono tanti e le città principali hanno medie dimensioni; questo ha permesso a Wellington di ottenere il titolo di “più piccola capitale cool del mondo”. È nei bar del centro che la meringa della Pavlova, ammorbidita da cremosa panna fruttata, addolcisce i pomeriggi dei clienti. Tutto accompagnato da profumato caffè caldo o tè. Se si vuole assaggiare il piatto tradizionale Maori per eccellenza, allora non si può dimenticare l’hangi: è un piatto con carni, spesso di pecora, e verdure cotte a vapore, preparato cuocendo il cibo in una buca scavata nel terreno e ricoperta da un’asse di legno.  Una curiosità: non in tutti i ristoranti neozelandesi vendono alcolici; quelli che non hanno la licenza per farlo usano il BYO, bring your own, ovvero portati il tuo. Edifici in legno, Gothic Revival, Art Deco, stile europeo classico o più contemporaneo, si avvicendano e incantano. La stessa ricchezza di stili che si ritrova negli hotel stellati di tutto il paese, pronti a ogni esigenza.

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