Il giorno del matrimonio basta essere se stesse, insegna Rossella Migliaccio, consulente di immagine che opera da Milano a Londra, passando per Lugano e Zurigo.
Offre i suoi servizi a privati e aziende, nazionali e internazionali, tra queste: Damiani, La Perla, L’Oréal. “Nel mio lavoro, ma soprattutto con le spose, l’empatia è tutto. Bisogna essere delicate, pazienti, comprensive e mai invadenti – racconta e sorride –. Il consiglio più importante è non strafare, semplicità ed eleganza sono due facce della stessa medaglia”.
“Come dicono gli inglesi less is more. Il mio punto di riferimento sono le icone del passato”. Sottolinea Rossella Migliaccio.
Per la consulente d’immagine, Grace Kelly, più di ogni altra, aveva e ha una classe e una bellezza che rasentano la perfezione. Oltre alla sposa, può rivolgersi alla bridal stylist anche la mamma, che necessita di una prestazione che tenga conto dell’età e del ruolo.
In alcuni casi anche i testimoni, le damigelle, i paggetti e all’occorrenza anche lo sposo. Ecco i preziosi consigli di una bridal consultant coi fiocchi.
Suggerimenti per evitare scivoloni di stile
“Bisogna considerare tre cose fondamentali. Le caratteristiche fisiche: è bene prendere consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza, spesso ci si innamora di un modello, senza tener conto se effettivamente ci valorizza. Lo stesso vale per il colore: come consulente di immagine ne eseguo l’analisi professionale, per scegliere la tonalità di bianco in base all’incarnato e alla palette di riferimento. Poi c’è lo stile: nel giorno delle nozze bisogna essere se stesse, solo più belle! Infine il contesto: in tutte le scelte, bisogna sempre tener conto del tenore del matrimonio, dell’età della sposa, se è un evento formale o meno, se si tratta di prime o seconde nozze”.
Sull’hairstyling
Per un’esperta, la consulenza sull’estetica dei capelli è un gioco per bambini. “I capelli raccolti sono più eleganti – sentenzia – ma niente impalcature alla Maria Antonietta: lo chignon o la banana sono acconciature evergreen”.
Dritte sul make up
“Evitare le mode di stagione: conserveremo le foto per sempre, non è il caso di riguardarsi tra qualche anno e pensare: ma come mi ero conciata? La sposa è un po’ come una ballerina di danza classica: deve avere un’immagine di grazia ed eleganza senza tempo”. Rossella Migliaccio è una consulente d’immagine, di sicuro volta al raggiungimento dell’obiettivo.
Cosa mettere in valigia per un viaggio di nozze ai Caraibi e cosa per New York?
“Per i Caraibi, un bel vestito lungo super versatile: di mattina con sandali bassi e cappello a tesa larga; per l’aperitivo con zeppe e foulard. A New York, non possono mancare un paio di ballerine: la città è stupenda da girare e lo shopping è impegnativo! Comunque, qualunque sia la meta, direi di puntare su capi passepartout, come il foulard. Da usare come cintura, fermacapelli, copri spalle, sciarpetta, top, pareo e persino come abitino”.