Anche i genitori dello sposo, benché si pensi che le attenzioni siano tutte sulla sposa, sono sottoposti al rigido giudizio degli invitati. Ecco perché è importante seguire le regole suggerite del galateo per evitare brutte cadute di stile.
É opportuno sottolineare che non tutte le regole del galateo vanno rispettate alla lettera. Un po’ di flessibilità è concessa, purché non si esageri e si resti sempre nei limiti del buon gusto.
Vuoi saperne di più? Allora scopriamo cosa dice il bon ton a proposito dei genitori dello sposo nei seguenti paragrafi!
Cosa tocca ai genitori dello sposo?
A differenza di quanto si possa credere, l’acquisto delle fedi nuziali spetta ai genitori dello sposo. Naturalmente gli anelli devono essere scelti dagli sposi e rispecchiare le loro preferenze.
Questa tradizione è però caduta un po’ in disuso, poiché generalmente sono i testimoni degli sposi che si fanno carico di questa incombenza.
Il galateo, in teoria, impone ai genitori di pagare il viaggio di nozze. Anche questa tradizione è però caduta nel dimenticatoio.
Gli sposi infatti generalmente fanno una lista nozze sul viaggio, ed ogni invitato può contribuire con la cifra che ritiene più opportuna.
In altri casi invece sono gli stessi sposi che decidono di pagarsi il viaggio di nozze, proprio per non gravare ulteriormente sulle finanze dei genitori già “dissanguate” per i preparativi del matrimonio.
Bouquet e fiori all’occhiello
Se le prime due regole sono piuttosto flessibili, sul bouquet floreale non si transige: è un regalo che spetta alla suocera della sposa.
La madre dello sposo deve scegliere il bouquet non secondo le sue preferenze, ma secondo quelle della nuora e soprattutto del suo abito.
Per evitare brutte figure è quindi consigliabile vedere il vestito da sposa, o quanto meno conoscerne lo stile, per scegliere un bouquet adeguato ed in linea. Ancora meglio se il bouquet lo sceglie direttamente la sposa, così da evitare qualsiasi inconveniente.
I genitori dello sposo devono anche occuparsi della scelta e della preparazione dei fiori all’occhiello, da distribuire allo stesso sposo ed ai testimoni. I fiori vanno accordati sempre con il bouquet della sposa.
Cerimonia nuziale: come comportarsi?
I genitori dello sposo devono farsi trovare in chiesa, o al municipio, almeno 20 minuti prima dell’inizio della cerimonia per accogliere gli invitati che arrivano alla spicciolata.
La madre ha il compito di accompagnare il figlio all’altare o al banco del municipio. Poco dopo entra il padre a braccetto con la madre della sposa.
I genitori si siedono poi alla destra del figlio ai primi posti, che sono solitamente riservati a parenti stretti dello sposo, come fratelli e sorelle. Indietro si siedono invece parenti più alla lontana, come zii e cugini, ed amici.
Al ricevimento di solito i genitori dello sposo e della sposa siedono allo stesso tavolo. Questa però non è una regola ferrea ed ognuno può stabilire i tavoli come ritiene opportuno.
Come devono vestire i genitori dello sposo?
Eccoci ad un altro argomento spinoso dove è facile scivolare: il vestiario.
Il padre dello sposo deve indossare lo stesso abito del figlio per garantire una maggiore continuità stilistica a tutta la cerimonia.
Per i matrimoni diurni il tight ed il mezzo tight sono le scelte più indicate. Frac e smoking calzano invece a pennello per i matrimoni serali.
La mamma dello sposo deve scegliere un vestito elegante, purché sia in linea con la sua figura e non eccessivamente sfarzoso.
Meglio puntare su abiti semplici con linee dritte, completati da scarpe chiuse o décolleté. Per un matrimonio di giorno l’abito dovrebbe cadere poco sotto il ginocchio, i colori pastello sono i più indicati.
Per un matrimonio serale vanno bene abiti lunghi con colori scuri, ma il nero è preferibilmente da evitare. Da bandire anche il rosso e naturalmente il bianco per non fare ombra alla sposa.
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