Abbiamo messo il puntale sul nostro albero a Natale. Con ogni probabilità mangeremo la colomba a Pasqua e com’è d’uopo, in questi giorni, ci sintonizziamo su Rai Uno per sorbirci Sanremo. Come monaci certosini o nanotecnologie che eseguono carotaggi nella roccia madre, apprezziamo e critichiamo personaggi, scelte stilistiche, dettagli, parole e ovviamente canzoni. A noi di Fables la kermesse annoia un po’, è priva di genuinità e di emozioni vere, forti, reali. Non ambisce a fare alcuna rivoluzione – nonostante i nastri arcobaleno – è solo gossip. È tutta fuffa! Nemmeno la 66° edizione del Festival di Sanremo resterà nella nostra memoria. Ci lascia consumare la nostra cena, mettere a letto i bambini, fare sharing sui social network, e se avanzano le forze leggere un libro, sperando che questo davvero ci regali lungimiranza.
Forse gli italiani hanno bisogno proprio di questo, a suggellarlo i record di ascolti. Per “essere sul pezzo”, però, abbiamo deciso di commentare i look, un po’ a campione, di alcuni tra i partecipanti. Non può passare inosservata l’ammaliante Nicole Kidman, in un lungo abito nero, con schiena scoperta, di Giorgio Armani. Illuminata da una chioma invidiabile così come i suoi gioielli. All’attrice statunitense si contrappone la comica italiana, Virginia Raffaele. Brava, bella, ma quanto le stava male l’abito di Uel Camilo? In voile color nudo, impreziosito da applicazioni luminose. “Un seducente effetto vedo non vedo – si legge in una nota inviata dalla maison -, un trionfo di femminilità e sensualità capace di amplificare la capacità artistica eccezionale di Virginia”. Per noi del tutto stonato con l’incarnato della Raffaele.
Un’emozionatissima Laura Pausini è stata ospite della prima serata del Festival della canzone italiana. E dopo 23 anni, sul palco che ha lanciato la sua carriera, ha indossato anche la stessa giacca, firmata Byblos, per duettare – virtualmente – con la se stessa della finale del 1993, sulle note de La Solitudine, il brano che le ha cambiato la vita. Un modello in stile navy, blu marine, con bottoni, impunture dorate e le spalle evidenziate, autentica signature dell’epoca. Nessun gioiello degno di nota, solo un collier in rutenio con cristalli bianchi della designer di origine russa, Ellen Conde. Ci è piaciuto l’abito a righe optical di Dolcenera, un po’ meno quello bianco della collezione primavera estate 2016 di Genny. Un allure eterea, lontanissima dal suo mood.
Tra i giochi di trasparenze della gonna vaporosa e leggera, aperta sul davanti e lunga fino ai piedi, il vestito bianco luminoso, dalla texture scintillante, ha accompagnato l’esibizione della brava cantante. Per Sara Cavazza, la stilista: “L’abito fa parte di una collezione che rimanda per certi aspetti alla moda e all’arte degli anni ‘20, per altri è un richiamo agli anni ’80, gli stessi a cui risale il brano di Nada, Amore disperato, cantato da Dolcenera, nella serata dedicata alle cover”. La tanto attesa Noemi, ha indossato, in anteprima assoluta, le collezioni icona di Stroili, rinnovate nel design per la primavera/estate 2016: Étoile con i suoi romantici intrecci, Evancescence dalle accattivanti geometrie e l’inedita Mahè, le cui linee sinuose e raffinate alternano ottone dorato, rodiato e rutenio.
Ci sono piaciuti gli outfit creati per lei dalla stilista Bianca Gervasio, ispirati agli anni ‘70 e alle note blues dei movimenti indie, con 3 icone di riferimento di prima grandezza, da Bianca Jagger a Janis Joplin e Francoise Hardy. Francesca Michielin debutta trai big della competizione canora, con un look apparentemente bon ton e fuori dal coro, firmato Au jour le jour. Un look molto adatto per l’ufficio , ma anche il tempo libero visti i sandali Vic Matié, a blocchi di colore, con fascia asimmetrica in specchio satinato sul davanti, tallone in pelle nera, microcinturino alla caviglia e il tacco stiletto, in acciaio verniciato di nero. In ogni serata della gara, la giovane artista di Bassano del Grappa indosserà una diversa variante della collezione primavera/estate 2016 realizzata da Linea Marche (rosa/nero, piombo/nero, oro/nero e argento/nero).
Di sicuro sono felici le mamme di Rocco Hunt e Valerio Scanu, che hanno scelto di indossare il brand Pignatelli. Per il giovane e talentuoso cantautore campano, lo stilista ha creato abiti eleganti, smoking dai colori classici e completi che non rinunciano a un tocco di originalità nella palette colori. Per Scanu, invece, completi sofisticati che alternano suggestioni classiche e smoking dal twist contemporaneo e dalle nuance speciali ed esclusivi. Lo stile di Momonì veste la rivelazione Chiara Dello Iacovo. Sul palco dell’Ariston ha indossato un due pezzi composto da una candida camicia bon ton, con rouches sul davanti, abbinata a pantaloni a vita alta, lunghi a metà polpaccio, in uno chevron cangiante color bruciato, completato da un paio di derby dorate ai piedi.