Fables Wedding al Sultanato del Brunei

(di Francesca Ferrara) – C’era una volta, tanto tempo fa, un regno poco abitato, ma con un immenso tesoro a disposizione dei suoi abitanti, soprattutto se reali. Doverosa la nostra apertura in stile fiabesco, un piccolo omaggio – ci perdoneranno le loro maestà – per un vero matrimonio da favola. Siamo nel Sultanato del Brunei, dove il principe Abdul Malik (31 anni) è convolato a nozze con la giovane ventunenne Dayangku Raabi’atul ‘Adawiyyah Pengiran Haji Bolkiah. Un nome che solo a leggerlo ci fa tornare in mente il caro Massimo Troisi e il suo ipotetico figlio Ugo.
Il matrimonio, iniziato il 5 aprile, prevede undici giorni di festa. Momento clou, la presentazione della coppia ai nobili invitati nella sala del trono, posta all’interno dell’Istana Nural Iman. Considerato il palazzo residenziale più grande al mondo, conta 1788 stanze, 257 bagni e cinque piscine. Abdul e Dayangku si sono sposati in abiti tradizionali malesi color oro. Entrambi impreziositi da numerosi gioielli. Lei  ha indossato un velo in pizzo, retto da una tiara adornata con diamanti e sei smeraldi a goccia. Stessi preziosi, ma taglio diverso, per collana, spilla, bracciale e anello che hanno completato la figura.
Ai piedi un tocco di moda occidentale: décolleté di Christian Louboutin ricoperte da cristalli Swarovski. Una scelta di cuore e di testa, che ha permesso a Dayangku di non sfigurare nonostante le cavigliere di oro massiccio. Per una sposa così brillante poteva bastare un bouquet classico? Ovvio che no. Niente fiori che appassiscono per la bella principessa, meglio quelli creati con pietre preziose. Dopo la cerimonia rituale, il banchetto. Gli sposi si sono presentati con un cambio d’abito. Divisa d’ordinanza, arricchita da spalline e colletto di diamanti, per lui. Abito viola per lei. Niente più smeraldi, ma rubini intrecciati in trame di diamanti e platino. E dopo questo matrimonio da sogno non possiamo che augurare loro l’immortale… e vissero felici e contenti.

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