La proposta di matrimonio è un momento molto emozionante e in alcuni casi il futuro sposo impiega settimane, o addirittura mesi, per organizzarla al meglio. Come da copione dopo le lacrime e le emozioni di rito, arriva il fatidico sì della futura sposa. Ma cosa fare se lei ti dice no alla proposta di matrimonio?
Un bel dilemma poiché, probabilmente, nessuno è preparato ad un eventuale rifiuto considerando che il sì è dato quasi per scontato. In questi casi si innescano blackout e frizioni tra la coppia che nella maggior parte dei casi portano ad una rottura.
Ma in caso di rifiuto di una proposta di matrimonio le due persone devono lasciarsi per forza? Non necessariamente, ma analizziamo cosa fare in caso di rifiuto e quali dinamiche possono susseguirsi nel rapporto.
Cosa fare se lei ti dice di no: una pausa può essere la soluzione migliore
Cosa fare se lei ti dice di no alla proposta? Bisogna lasciarsi e dirsi addio definitivamente? Questa è una domanda alla quale solo i diretti interessati possono rispondere, quindi ci limitiamo solo a dare qualche consiglio per salvare il salvabile se di fondo c’è un sentimento forte.
Molti ritengono che lasciarsi sia una naturale conseguenza di un rifiuto ad una proposta di matrimonio, ma non è così. Possono essere tantissimi i motivi per i quali un partner rifiuta una proposta di matrimonio.
Magari quella persona non è pronta emotivamente, forse vuole conoscere meglio il partner o semplicemente non ci sono ancora solide basi per avviare una vita insieme.
Ecco, come vedi le motivazioni sono tante e non sempre si rifiuta una proposta di matrimonio perché non si è innamorati del partner.
Quindi bisogna continuare a stare insieme e fare finta di niente? No, le strade percorribili sono due (la terza è quella di lasciarsi, ma proviamo prima a recuperare quello che si può salvare).
É possibile stare ancora insieme se le due persone lo desiderano, ma è opportuno parlare delle motivazioni che hanno spinto uno dei due partner a rifiutare la proposta dell’altro.
Bisogna confrontarsi e capire quali sono i problemi e come si possono affrontare insieme per superarli e sciogliere così ogni dubbio.
In alternativa c’è la cosiddetta pausa di riflessione che, benché nella maggior parte dei casi sia l’anticamera di una rottura del rapporto, in casi come questi può essere utile.
Una persona confusa, allontanandosi per un po’ dal partner, può capire meglio se e quanto gli manca, se riesce a fare a meno di lui e se è davvero la persona della sua vita.
La pausa di riflessione può durare giorni, settimane o anche mesi, l’importante è capire cosa si vuole dalla vita e se si è innamorati dell’altra persona realmente. Il matrimonio è un passo importantissimo, quindi non deve essere affrettato e va ponderato con calma.
Dopo un’approfondito percorso interno di introspezione, diventerà più facile trovare una risposta alle proprie domande.
Cosa fare con l’anello di fidanzamento rifiutato?
Ecco un’altra questione molto spinosa: cosa fare con l’anello di fidanzamento rifiutato?
Il consiglio è quello di custodire l’anello di fidanzamento, soprattutto se si decide di restare insieme o quanto meno di parlare delle problematiche che hanno portato al rifiuto.
Magari dopo qualche settimana il partner potrebbe avere un ripensamento e decidere di accettare la proposta e in tal caso sarebbe possibile “riciclare” l’anello di fidanzamento che sicuramente non è costato poco.
Se purtroppo la coppia decide di lasciarsi, allora è meglio rivendere quell’anello. Non è il caso di tenerlo in futuro per fare eventualmente una proposta di matrimonio ad un’altra donna: sarebbe quanto meno indelicato e soprattutto, secondo la tradizione, porta sfortuna.
Se rivendi l’anello a un negozio riceverai sicuramente qualcosa in meno del suo reale valore. In alternativa puoi provare a vendere l’anello, anche privatamente e online per preservare la tua privacy, ad un prezzo maggiore di quanto ti offrirebbe comunque un negozio.
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