Il colletto è uno degli elementi distintivi di una camicia, sceglierlo è un passaggio fondamentale – anche se troppo spesso trascurato – perché può compromettere lo stile dello sposo e degli invitati, sia dal punto di vista estetico che della vestibilità. Ogni forma è appropriata ad un certo tipo di outfit e a una situazione e location. Da sempre sinonimo di eleganza, il collo francese – detto anche middle cutaway e chiamato in Francia “all’italiana” – è caratterizzato da punte molto aperte. Espressione di eleganza e di stile, è indicato per chi desidera vestire formale, senza rinunciare al piacere di sfoggiare un nodo di cravatta voluminoso. La versione alta a due bottoni – adatta a una corporatura alta con collo particolarmente lungo – è la scelta giusta per gli amanti dell’inglesissimo nodo Windsor. Ideale per uno sposo raffinato, il cutaway collar, è un collo particolare, aperto ed elegante poco diffuso in Italia. Adatto a cravatte non molto larghe e a nodi piccoli, presenta un taglio netto che accorcia e divarica le punte.
Un tempo prerogativa dell’uomo d’affari, il collo diplomatico – detto anche wing collar o collo da cerimonia – è indicato per le occasioni molto eleganti da grand gala. Modello caratterizzato da piccole punte piegate verso l’esterno, è perfetto da indossare insieme a tight, smoking o frac; adatto a cravatte da smoking e papillon. Il collo italiano o kent collar – un colletto a punte dritte – è la scelta ideale per lo sposo che vuole essere elegante, senza rinunciare a uno stile moderno e trendy. Molto versatile, può essere indossato sia aperto per occasioni casual e mondane, come un matrimonio festoso; sia con la cravatta per situazioni più formali. Piccolo e molto in voga negli ultimi tempi, la versione a punte corte, è da abbinare rigorosamente a cravatte slim e a nodi piccoli. Per gli amanti delle grandi cravatte e dei nodi importanti, la scelta giusta è la versione a due bottoni.
Il pin collar – vero e proprio colletto gioiello – è la scelta per essere impeccabile e prezioso. Molto diffuso negli Stati Uniti, è un colletto da camicia dal taglio squadrato, prevede la chiusura delle due punte con una lunga spilla, che regge il nodo della cravatta, fornendo un arco più gradevole rispetto al classico. Molto in voga negli anni ’20 il collo club – caratterizzato dalle punte arrotondate – sembra esser tornato alla ribalta tra i più giovani, sempre alla ricerca della particolarità da ostentare. Morbido e casual, il button down, detto anche soft roll collar, è un modello sportivo – ispirato dalle divise dei giocatori di polo – creato da Brooks Brothers e caratterizzato da due bottoncini che fermano le punte. Per momenti e luoghi informali – anche se può essere indossato con la cravatta – è il meno adatto a una cerimonia formale, come un matrimonio. Il collo alla coreana – detto anche collo Mao – è più indicato per eventi casual e sportivi, perfetto per tessuti morbidi, come tuniche o camice in lino.