Rispondendo a uno dei principi per cui l’abito è nato, il vestito nuziale ritualizza il corpo e lo rende sacro, almeno per un giorno. Alberta Ferretti Bridal con la collezione Forever, sfila all’appuntamento newyorkese del Bridal week, focalizzando l’invito alle future spose, con i suoi abiti che portano il nome degli astri celesti: Pegaso, Orione, Sirio, tra gli altri.
Mise che si fanno garanti di uno stile originale, pieno di luce, che diventa visione collettiva. Le creazioni assumono materialità nel gusto romantico della designer, che instaura con esse precise costruzioni scultoree, trasparenze e sovrapposizioni. Talvolta ne affina le forme con la morbidezza dei tessuti o le esalta con la contrapposizione di volumi insieme avvolgenti ed esplosivi.
Gli abiti calano sul corpo per valorizzare appieno l’immagine, corpetti senza spalline con taglio a cuore o scolli più moderni, la schiena è lasciata in trasparenza per alcune. Per rispondere ai desideri delle spose che non rinunciano a essere sexy.
Il corpo si estende con l’agilità dello chiffon, tulle e taffettà e l’urgenza della seta frusciante e dell’organza. Pizzi e merletti ricamano i dettagli, si fondono nei bustini e impreziosiscono veli e cappe, fino a intrecciarsi nelle chiome. Il tutto con un vago richiamo boho-chic, per sedurre sempre con raffinatezza e fino all’ultimo istante il pretendente.
Drappi e ancora plissé, ruches e balze assieme a lunghezze intermittenti, variano, proprio come un mimo, l’espressione del lusso che ci ammalia con la sua danza fluttuante, eterea quasi impalpabile.
La soggettività dei nomi degli abiti, richiama, proprio come una sposa, un approccio personale alle singole esigenze delle clienti, che si concretizza in un servizio dedicato al corpo di ognuna.
I colori recepiscono la bellezza degli abiti e la trasmetteno nei toni opachi del bianco gesso, che diventa lucido con il raso delle cinture strette in vita e dei fiocchi, ma che si ossidano e diventano più schietti in alcuni vestiti, con colorazioni dal glicine al ciclamino. Il passo è quasi in punta di piedi.
L’atmosfera è mistica. Il motto è sapersi allontanare dai frastuoni quotidiani per immergersi nel potere salvifico del “giorno” che per molti rappresenta ancora la libertà di amare.