Oggi scopriamo, grazie ad una chiacchiera con la Maestra Enrica Di Martino, cantante, direttrice di coro, cosa vuol dire occuparsi della parte spettacolare dei matrimoni.
Enrica è diplomata in canto al conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, laureata in direzione e composizione corale presso il conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino, vanta un’esperienza in campo nazionale ed europeo.
Dirige il coro Eyael, e C.F.A. Accademia Musicale dei Campi Flegrei. Tantissime le collaborazioni teatrali in Italia ed in Europa.
Come formatrice ed insegnante di canto opera in scuole e teatri campani da oltre venti anni.
Ha una trentennale esperienza nel campo del wedding.
Quello del wedding è un settore sempre in crescita, cosa ne pensa dei matrimoni?
Negli ultimi anni questo settore è migliorato tanto e le cerimonie, grazie all’aiuto di specialisti del settore, diventano molti eleganti; questo aiuta molto sia gli ospiti che gli sposi a vivere un’atmosfera di grande armonia e di grande sinergia.
Spesso i matrimoni diventano troppo sfarzosi e prendono una piega trash, ma è giusto così o sarebbe meglio essere più morigerati?
Questo accade quando la sposa non ha le idee ben chiare ed ha paura del giudizio degli altri. Le spose decise riescono a mantenere un’organizzazione alla portata di tutti.
Una riflessione va anche fatta sugli invitati che hanno un atteggiamento sempre diverso in base al rapporto che hanno con gli sposi.
Da ciò derivano matrimoni caratterizzati da entusiasmo, serenità ed allegria penso ai casi in cui ci sono amici di lunga data che vivono delle amicizie sincere.
Purtroppo questo è molto raro perché c’è sempre più ricerca dell’immagine che fa sfociare, spesso, il tutto in feste trash.
Come è cambiata la cerimonia?
Moltissimo. Da un punto di vista gastronomico c’è attenzione a non esagerare, a non costringere gli inviatati ad re ed ore di cibo.
Ma quello che trovo molto cambiato è l’intrattenimento.
Assistiamo a spettacoli splendidi con veri professionisti che vengono anche dal mondo del circo e sono in grado di offrire spettacoli di altissimo livello
La vera svolta, poi, viene dai social. In molti casi, anche questo evento, viene organizzato e vissuto solo per postare foto e video.
Così non si vive il momento, si vive già in funzione delle varie storie da postare.
In alcune cerimonie hai proposto il coro Gospel cosa ne hanno pensato gli ospiti?
Oggi, spesso, si propone il coro gospel ai matrimoni, ma venti anni fa quando iniziammo a proporlo fu una novità.
Ci confrontavamo con il coraggio degli sposi che rompevano l’abitudine della tradizione proponendo qualcosa di nuovo, anche contro i genitori, e sceglievano il Gospel.
Oggi non è più una novità anche per l’avvento dei social che rendono tutto immediato e replicabile.
Ricordi qualche look o qualche stranezza accaduta durante un matrimonio?
Tantissime, potrei scrivere un libro al riguardo.
Cani vestiti come gli sposi ed anche bambini acconciati in maniera identica agli sposi.
Una volta una sposa fece due ore di ritardo perché la sua gonna, per non essere sgualcita, era stata messa nella macchina di un invitato che si era perso.
Ebbene lei arrivò nei pressi della Chiesa con indosso solo la parte superiore dell’abito e, chiaramente, dovette attendere l’arrivo della sua gonna.
Oppure una cerimonia il 2 giugno a Vico Equense che doveva tenersi alle dieci del mattino e si tenne alle cinque del pomeriggio, causa ingorgo sulla penisola sorrentina.
Per inciso, in quella occasione, mio marito ed io dovevamo occuparci dell’intrattenimento musicale ed io, incinta di otto mesi, per arrivare sul luogo deputato, finsi un malore e fui scortata dalla polizia a cui dopo confessai tutto.
Ma abbiamo anche visto sposi vestiti in stile Settecento, oppure tutti dorati e molto altro ancora.
A cura di Roberta D’Agostino