Quaranta i modelli della sfilata di Raffaella Curiel a/i 2018, lungo un’elegia che magicamente riesce ad annullare il tempo. Un tripudio di trasparenze e ricchezza avvolgente, alchimia e ossimoro.
Nella cornice del giardino della Casa Degli Atellani a Milano, Raffaella Curiel e la figlia Gigliola, hanno presentato la loro collezione A/I 2018 CURIEL. Un susseguirsi di suggestive proposte haute couture, che ripercorrono un viaggio onirico. Miscelano sinuosi segni d’arte e asciutte grafiche di patterns. Ricerca stilistica e volontà di astrazione.
Un meraviglioso ensemble di pittura, architettura e musica. Evocano per frammenti tanti echi letterari, decorativi ed emotivi. Per citarne alcuni: Gustav Klimt e la sua opulenta matrice Sezession. Le sublimi geometrie di Hofman, di Otto Wagner e Koloman Moser. Il colorismo fauve ed espressionista di Egon Schiele. Non manca il surreale optical e la cifra architettonica di Hundertwasser.
I colori Raffaella Curiel A/I 2018
La palette cromatica va dal blu che si declina in nuances infinite e cangianti: turchese e mikado, ottanio, lapislazzuli o pavone. Trascolora in bouquet di verdi, dallo smeraldo e malachite fino al peridot. Poi c’è il rosso lacca, l’arancio d’oriente in cornici d’oro vecchio e un delicato rosa début du Siècle.
I tessuti Raffaella Curiel A/I 2018
Spaziano da impalpabili trame di pizzo nero e il dentelle avorio, frammisto a cigno e visone candido. L’abito da sposa è ispirato al ritratto di Sonja Knips. Sui pittorici manteaux dalle forme ampie galleggiano broderies o si liberano geometrie. Mentre, all’interno prendono vita plissées o broccati a contrasto, dallo splendore metallico.
I cappotti Raffaella Curiel A/I 2018
Sono tutti siglati sul fondo da un’iscrizione programmatica e gioiosa: Curieloves You. Una vera dichiarazione d’amore, ricamata con canutiglie o minuscole perle. Sono di velluto e chiffon brodé, bordi in fil coupé e fioriture fiabesche.
Impreziositi da microscopiche paillettes. La pelle lavorata come filigrana intrisa di bagliori, si abbina a strati di chiffon bluette. E poi tessuti antichi e preziosi, superfici dévorées, bottoni e spille Jugendstil, elementi metallici e applicazioni di pietre di un lusso barbarico e balzante.