Salvatore Esposito è un affermato fotogiornalista ed esperto di fotografia di matrimonio e , testimonial della Manfrotto. Coi suoi reportage sui baby-criminali e la vita tra i palazzi di Scampia, ha vinto premi prestigiosi come il Terry O’Neill, il Sony, l’Nppa e molti altri, persino in Cina. Ha appassionato il pubblico di tutto il mondo. E’ partito da Cronache di Napoli, un giornale locale specializzato in cronaca nera, per approdare all’agenzia di fotogiornalisti Contrasto.
Quali sono stati i primi passi di Salvatore Esposito nella fotografia?
(Ride, ndr) Ho iniziato proprio con i matrimoni e con le macchine a pellicola! Sono figlio di un operaio delle ferrovie e non potevo chiedere ai miei genitori lo sforzo economico per frequentare una scuola di fotografia di prestigio. Pur d’imparare, mi sono addentrato nel mercato più florido a Napoli e in Campania. È così che ho capito come fare breccia nelle case e nel cuore della gente. Una scuola obbligata ma preziosa, sia dal punto di vista tecnico sia umano.
Quali sono le affinità tra il modo di vedere la fotografia di Salvatore Esposito e le esigenze del matrimonio?
Realizzo i servizi fotografici matrimoniali insieme alla mia compagna Valeria Manzoni. Ci siamo specializzati nel racconto emozionale: lacrime, abbracci e sorrisi sono i ricordi che selezioniamo per i nostri clienti. Non trascuriamo i ritratti anche quelli classici, in posa, ma accontentiamo soprattutto sposi che non amano essere sottoposti a lunghe sessioni fotografiche.
Come molti tuoi colleghi Salvatore Esposito ritiene la fotografia di matrimonio di serie B?
No! Un fotografo è tale solo se è capace di assolvere tutti gli assignment. È ovvio che è lontana dai palcoscenici, sono foto private. Ma non è semplice, ci vuole grande esperienza per affrontare le lunghe ore di lavoro. È questa che garantisce un buon risultato, capace di mascherare anche qualche bruttura.
Raccontaci un ricordo, una scena indimenticabile.
Quando il prete è caduto sull’altare… scherzo. La scena più bella che ho vissuto è quella di un abbraccio tra lo sposo e il padre malato, che purtroppo non ha fatto in tempo a vedere le foto.
Le foto che andrebbero sempre realizzate e quelle che non vorresti mai vedere in un album.
Sempre, quelle che catturano emozioni forti e sincere, mai quelle in ultra-posa. E sono assolutamente per l’album tradizionale. Consigli per gli sposi perché il reportage del loro matrimonio sia davvero speciale. Scegliere una bella location, abbigliamento sobrio e un buon truccatore per la sposa. Essere disinvolti e godersi la festa.