La manicure della sposa è fondamentale. Le vostre mani saranno protagoniste, fotografate in ogni angolazione: da quando terrete in mano il bouquet, a quando lo sposo vi infilerà l’anello.
La prima regola è evitare unghie troppo lunghe o vistose: la ricostruzione con gel o polvere acrilica è consigliabile a chi non le ha presentabili, ma chiedete di avere una lunghezza minima e discreta o rischierete di apparire volgari.
Se la scelta ricade su gel semipermanente basta effettuare una manicure completa 2 o 3 giorni prima del “SI”, mentre se si opta per una classica meglio farla il giorno prima. La french è da usare con cautela.
Si possono usare smalti dalle tonalità neutre: rosa leggero, bianco brillante o addirittura che diano un effetto nude look. Chi preferisce spezzare questa monotonia, può puntare su creatività e originalità.
Decisamente sconsigliati i colori fluo o metallici, anche perché in caso di sandali o décolleté spuntate, la scelta deve essere univoca con le unghie dei piedi.
La scelta più chic resta abbinare lo smalto al bouquet. Attenzione ai fiori tendenti al blu: in questo caso meglio scegliere una tonalità pastello più tenue. Altrettanto vale per l’arancione.
Il rosso è intramontabile, anche per le spose più audaci! Se avete deciso di sposarvi di sera, potrete giocare con un effetto ultra brillante, grazie ai glitter, oppure potreste optare per una nail art preziosa, con un unico piccolo ed elegante brillantino.
La nail art in Italia è ancora poco presente. Non da pochi è vista come una follia o una decorazione assai poco elegante, spesso a causa di veri eccessi.
L’ultima moda sono sicuramente le unghie gioiello, arricchite con smalti glitterati e brillantini di varie forme e colori – aggiunge – sono veramente stupende, diventano così preziose che non sembrano nemmeno più unghie.