Intervista allo chef Domenico Sepe del Sorriso Resort di Ischia

Dopo la scomparsa di Pino Daniele, ci è venuta una gran voglia dell’estro e del gusto che solo i napoletani più illuminati sanno diffondere. Abbiamo chiesto a Domenico Sepe classe 1982, giovane e intraprendente chef del ristorante Oasis, presso il complesso ischitano del Sorriso Thermae Resort & SPA – di allietarci con le sue eleganti e gustose ricette. Ha lavorato e studiato nelle cucine di grandi chef, come Olivier Glowig, Corrado Fasolato e Ciccio Sultano. È legato alla cucina tradizionale e stagionale, ai prodotti del territorio e al mare. Odia i surrogati chimici sebbene li abbia visti adoperati. La sua prossima frontiera, l’orata in carrozza. “Mi piace molto cucinare i pesci pregiati come il dentice, la spigola e la ricciola – dice lo chef Domenico Sepe – ma provo compiacimento anche nel preparare ricette gourmand con saraghi, triglie, alici e pesce bandiera”.

Proponici un piatto dal sapore originale.

Anche una pasta e patate può essere innovativa, abbinando magari alla ricetta classica delle chips di bacon. La differenza è il tocco personale, se si cucina con passione, amore e gioia non c’è limite all’inventiva. La novità può essere anche solo nel modo di servire un piatto. A me piace usare le mattonelle, per presentare alcune mie ricette.

All’Oasis con l’esposizione del pescato di giornata i clienti possono scegliere il loro piatto “dal vivo”!

La mia più grande soddisfazione è stupire e appagare, cucinando con pochi e semplici ingredienti e con la mia fantasia. Spesso, propongo di scegliere uno dei pesci nella barca davanti la nostra cucina, poi glielo lascio mangiare in almeno tre modi diversi: antipasto, primo e secondo.

Consigliaci un menù per un banchetto nuziale raffinato e “peschereccio”.

Caratteristica della nostra offerta sono gli antipasti, organizzati secondo un percorso enogastronomico tipico della Campania. L’angolo del casaro, dove la mozzarella viene fatta al momento; il carretto della frittura di pesce e di verdure, il banco di questi stessi prodotti ma marinati; il buffet con il finger food e i frutti di mare crudi, gli antipasti di terra. Poi, proporrei, per la prossima stagione, come primo un riso al limone con tartare di gamberi rossi. Per ottenere un piatto equilibrato e saporito, basta non buttare la testa del pesce e utilizzarla per il brodo utile a cuocere il riso. Come secondo un dentice padellato, avvolto nella scarola e servito con guazzetto di frutti di mare.

Un menù semplice ed elegante, ma poco meridionale!

C’è chi è più aperto e chi non può e non vuole rinunciare alla grande abbuffata. Personalmente, trovo uno spreco anche il classico buffet di dolci che precede la torta.

Regalaci una ricetta.

Sandwich di triglie. Bisogna marinare il pomodoro di Sorrento, con olio evo, sale e origano. Sfilettare le triglie crude con sale, basilico e provola e cuocere nel forno a 180° per circa 5 minuti, il tempo necessario affinché il pane diventi croccante. Si può accompagnare il tutto con una salsa di pesto di rucola, carote e arance, preparata emulsionando tutti gli ingredienti. Per un mix perfetto, si aggiungono nel piatto le triglie fritte in pastella con aggiunta di sale affumicato.

Di Raffaella Maffei

Direttore responsabile Fables

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